martedì 29 marzo 2011

Amla...questa sconosciuta!



Immagine presa da qui


L'amla è ampiamente utilizzata da secoli dalla medicina ayurvedica indiana, paese ove cresce come frutto di una pianta chiamata Amalaki, cresce spontanea ma puo' anche essere coltivata. C'e' una leggenda che dice che Chayavana Rishi (Hermit) è ringiovanito con l''aiuto di un insieme di erbe in cui Amla era l'ingrediente principale. In Inghilterra è conosciuta anche come uva spina indiana, anche perché gli acini sono simili a questo frutto. Tra le varie proprietà che le vengono riconosciute c'e' la forte presenza di vitamina C. Quindi non è solo un prodotto da preferire per uso cosmetico, ma anche per prevenire influenze e, perchè no, curarle, nonchè tutta una serie di utilizzi come:

"PROPRIETÀ TERAPEUTICHE DELL’AMLA:
- L’Amla è molto utile per prevenire e curare l’influenza e tutte le malattie da raffreddamento.
- È utile anche nell’anemia, nelle malattie croniche dei polmoni, nelle malattie del fegato e della milza, nella gastrite e in tutte le forme di reumatismo, artrite e artrosi.
- Cura la pressione alta, il colesterolo e i disordini cardiaci.
- Combatte virus, batteri e funghi.
- L’Amla inoltre rigenera le cellule, fa aumentare la produzione e la secrezione di interferone e corticosteroidi, gli ormoni che vengono prodotti dalle nostre ghiandole surrenali ed hanno la funzione di proteggere il corpo dalle infiammazioni e dai processi degenerativi (quidi contrasta l'invecchiamento !!)
- Facendo alzare il livello totale delle proteine nell’organismo, l’Amla ha anche la proprietà di far aumentare la massa corporea perché favorisce la combustione dei grassi."
(Preso da qui:http://www.associazionesum.it/l'amla.htm)


Ora, la forte presenza di vitamina C fa si che il gusto dell'amla sia decisamente acidulo (fidatevi perchè io l'ho provato!) e che l'utilizzo come alimento in India sia fatto solo in preparazioni molto speziate e salate tipo chutney, che però sono veramente buone! L'importante è ricordarsi che i frutti vengono inseriti interi, compresi i noccioli che sono grossi!
Io ho conosciuto l'amla grazie a Carlitadolce e a Valentina (signorinaRottermeier sul tubo) e ho cominciato a provare le varie preparazioni, che prevedono l'uso della polvere d'amla per la pulizie e le maschere per i capelli.


Cominciamo a fare una piccola introduzione che non ho trovato in giro, ma che esperienza insegna:
1° Le polveri, di qualsiasi genere siano, argille o provenienze da erbe o frutti, a meno di raccomandazioni specifiche (ma mi pare difficile che ce ne siano in merito) non si devono MAI lasciar seccare addosso! Che si tratti della pelle del viso o del corpo o dei capelli, mai far seccare questi prodotti che potrebbero risultare troppo aggressivi e non solo, potreste perdere ore e ottenere un risultato opposto a quello desiderato.
2° Lavarsi sempre con le argille o polveri provenienti da erbe o frutti, può fare uno stranissimo effetto, perchè non contengono tensioattivi e hanno un forte potere pulente quindi a parte le prime volte, diciamo che io mi sono abituata dopo la prima ma prevediamone due per tutte, poi vi abituate a sentire il vostro corpo in un modo nuovo e diventa di nuovo tutto normale! Questo però non significa che quello che va bene per me vada bene per tutte, quindi fate sempre bene attenzione a quello che succede alla pelle e ai capelli. La sperimentazione prima dell'utilizzo consueto deve essere alla base di qualsiasi gesto.
3° Non cominciate mai a fare maschere per capelli, corpo,viso per i minuti raccomandati, perchè cio' che va bene usualmente per una potrebbe non andare bene per un'altra, quindi si comincia sempre con pochi minuti e poi si arriva gradatamente alle pose degli altri cosi' sarete sicure di trovare i vostri tempi giusti! Questo vi evita spiacevoli problemi, come anche quelli delle allergie da ingerimento o da contatto e siccome parliamo di cose naturali e non tutte di utilizzo consueto, bisogna sempre prestare la massima attenzione come con le medicine!


Stabilite queste regole base stavolta parliamo di amla e capelli che è la prova che sto facendo dall'inizio di febbraio fino ad oggi. 
Per la mia esperienza è vero che da quando mi lavo i capelli con l'amla:
-mi cadono di meno
-sono piu' folti e piu' lucidi anche se sono ricci
però di contro i capelli che all'inizio hanno avuto uno piccolo shok e quindi capiterà anche a voi che inizialmente sembrino un po' secchi ma poi piano piano si abituano.


Altre cose, che ho trovato in parte da Valentina e poi basta, ma molte americane lo segnalano è che per ridurre l'effetto eccessivamente sgrassante ed evitare cosi' di ritrovarsi una capelli secchi, bisogna, pare brutto dirlo cosi', ingrassare i capelli prima. 
Ingrassare i capelli significa che dopo il primo lavaggio bisogna utilizzare un trattamento a base oleosa o burrosa.


In effetti ci sono due scuole di pensiero. Da una parte c'e' quella che sostiene che bisogna invertire il senso del lavaggio, ovvero, li lavate poi ancora bagnati li sottoponete ad un trattamento con olii o con burri (che dovrebbe essere usualmente il vostro balsamo), poi lavate con l'amla che si porta via tutto. La seconda scuola di pensiero è quella afroamericana che utilizza l'amla mescolata con balsami come ultimo shampoo. Nel caso di capelli ricci, molto ricci io consiglierei il secondo, anche se, nulla vieta prima dell'ultimo shampoo di metterci su l'olio perchè cmq l'amla si porta veramente vi a tutto! 


Nel primo caso la routine prevede:


Prepararsi tutto prima, ovvero la terra lavante (quella che vedete nelle foto è Caolino, ma come avrò modo di dirvi in futuro, la mia preferita rimane il Ghassoul o Rhassoul o Meteorite che dir si voglia). In ogni caso un cucchiaio basta e avanza e ricordatevi sempre di usare la plastica mai, sia con le terre e con le erbe, usare materiale in acciaio o altro, solo vetro e plastica.

Una volta messa nella ciotola va mescolata con yogurt compatto in maniera che non scappi da tutte le parti. Ricordatevi che dovete tenere questa cosa in testa almeno due minuti (non più di 5 ma io che ho i capelli trattati non ci arrivo mai ai 5 minuti!) massaggiando il cuoio capelluto e sulla lunghezza si capelli senza troppa energia ma solo per essere sicuri che sia arrivato dappertutto. La questione del tempo di posa è relativa al fatto che l'argilla tende a portar via tutto e con questo tende anche un po' a seccare sia i capelli che la cute. Quindi fondamentalmente, non è necessario come per i trattamenti normali tenerla tanto, quanto assicurarsi che sia stata messa bene e che arrivi ovunque e due minuti per far questo bastano e avanzano. Io tanto per non smentirmi ci ho messo un po' di miele che non fa mai male:)
La pappetta che ne viene fuori è alquanto invitante (sarà per l'odore della yogurt, ma se non sapessi che c'e' terra dentro slurp!):


Non è una cosa che viene fuori subito subito ma ha bisogno di essere ben mescolata quindi quando non ci sono piu' grumi è pronta.


Per l'amla l'aspetto della polvere è questo:




Ha un odore speziato che, anche se vi piace non va inalato, e va mescolata con acqua bollente e lasciata riposare per almeno un'ora o comunque fino a quando si è freddata. Anche questa deve divenire una crema e quindi quando versate l'acqua fate attenzione a metterne un po' per volta, in maniera che siate sicure che l'impastino non sia troppo liquido.


E poi vi preparate l'olio e in questo caso io ho usato l'olio di Neem di cui vi parlerò piu' in là perche richiede un'attenzione a parte. Sappiate però che è un olio molto usato per i capelli proprio perchè li rafforza e li rende lucenti.
Eccolo qui:






Ora tutta questa non è un'operazione semplice da fare sotto la doccia e quindi la sottoscritta ha trovato il suo metodo per fare si che questa cosa si possa gestire in tempi umani. Io faccio cosi' dopo aver preparato il tutto (di solito questo lo faccio alla domenica sera poi vi do anche il metodo ancora piu' veloce) mi bagno i capelli, li lavo con il Caolino o il Rhassoul dentro il lavandino, aspetto quel minuto mentre controllo che sia arrivata ovunque la polvere lavante e poi con molta attenzione mi sciacquo i capelli per essere sicura che tutto è andato via. 
Poi prendo l'olio e lo distribuisco al contrario partendo dalle punte dei capelli a risalire fino alla cute e abbondo generosamente (poi piano piano trovate il vostro "generosamente" che fa si che i capelli risultino meno pensanti quando li asciugate, io ho i capelli lunghi quindi il mio è molto generoso) tenendo presente che l'aggettivo non significa svuotare la boccetta, ma mano a mano che si distribuisce sui capelli bagnati bisogna controllare di avere sempre le mani ben oleate. 
Fatto questo l'esperienza insegna che, ahimè (io ne farei volentieri a meno!), ci vuole il cellophane, quindi, raggruppate i capelli e vi impacchettate per benino, mettete la cuffietta di plastica da doccia e vi sparate una bella doccia o un bel bagno caldo. L'olio deve stare in posa per un paio d'ore teoricamente (pure qui se dopo un'ora non ne potete piu' già va bene così) quindi settate il timer e se fate come me vi fate la doccia, vi cospargete di burri, vi fate le unghie dei piedi e delle mani o una maschera al viso, insomma occupate il tempo. 
Passato il tempo di posa, vi scartate e vi lavate con l'impasto di Amla. Ora la routine di Valentina prevede un lavaggio prima di quello con l'Amla sempre con la terra lavante. Nel mio caso è esagerato, perchè io ho i capelli trattati e ricci e quindi mi seccherebbe ulteriormente togliendo buona parte del lavoro fatto nelle due ore precedenti. Quindi mi metto in testa la pappetta di Amla e la spargo bene (ora non è che macchi, nel senso che l'amla non colora i capelli, solo che, come tutte le erbe, rilascia un colore leggero che va via lavando le mani un paio di volte, ma se fate come me che voglio evitare che mi si secchi la pelle, anche quando mettete il caolino in testa usate i guanti) due minuti dove massaggio bene senza strofinare i capelli, io raramente arrivo anche a 5 perchè strano a dirsi ma la polvere di amla si asciuga velocemente e quindi è bene essere tempestivi per evitare che cio' avvenga, e sciacquo per bene e abbondantemente controllando che non mi sia rimasta polvere da nessuna parte.


Tampono bene i capelli e li pettino, e poi in fondo alle punte piu' per vezzo personale che per reale necessità (mi piace l'odore dell'olio di neem) metto ancora un po' d'olio che poi asciugando i capelli verrà assorbito.


La versione veloce è quella Afroamericana che prevede:
fare lo shampoo con la terra lavante
e il secondo viene fatto con una pappetta che unisce Amla, yogurt (facoltativo perchè non tutte ce lo mettono) balsamo (possibilmente a provenienza bio), da quel che vedo perchè mai mettono le quantità, il rapporto è: ad ogni cucchiaio di amla corrispondono due balsamo e la posa varia da mezz'ora ad un'ora. In questo caso l'effetto prosciugante dell'amla e il problema che si possa seccare è contrastato dall'effetto del balsamo, quindi volendo per provare potete partire da 15 minuti. 
Pure qui potete ottimizzare i tempi: lavaggio, pappetta in testa cellophane/mascherina al viso che di mattina aiuta tanto/caffettuccio (bisogna svegliarsi)/cuffietta da doccia/doccia  vi lavate e all'ultimo togliete cuffia e cellophane sciacquate bene e siete pronte per asciugarvi i capelli e per crema e trucco.


Con questa seconda versione i capelli risultano morbidissimi, anche quelli piu' ricci, ma trovare un buon balsamo ecobio è una impresa...ma sto lavorando anche per questo ;)


La prossima volta vi dico anche come ho fatto l'oleolito di Amla e magari se funziona...:))
Alla prossima settimana, cià!

martedì 22 marzo 2011

La salute in cucina: il Seitan e come si fa...

Immagine presa da qui

Invitante eh? E se vi dicessi che non è carne ci credereste? Beh, ci dovete credere, perchè è così si tratta di Seitan. Il Seitan in pratica è glutine che in natura si trova nei cereali. Quel che io non sapevo assolutamente è che il glutine è povero di grassi e di carboidrati ma ricco di proteine e quindi sostituisce degnamente l'utilizzo della carne. Già mi immagino che i "bleah" si moltiplichino, e invece vi assicuro che è veramente buono!

Una delle ragioni del successo di questo prodotto a parte i valori nutrizionali è che la consistenza è simile a quella della carne e che sopratutto il Seitan assorbe tutti i sapori di cibi con i quali viene cucinato e stupite stupite....non ha necessità di tempi lunghi di cottura! Questo perché è un alimento precotto, almeno nella versione disponibile nei negozi biologici o anche in quelli online, si mantiene anche abbastanza bene. Si cucina in un battito d'occhi ed è disponibile in versione affettato, cotoletta, arrosto e chi piu' ne ha piu' ne metta. Io lo uso già da un mese, e non sento alcuna carenza o esigenza di mangiare diversamente, perchè la versatilità di questo alimento è talmente grande che non ti stufi mai. Lo conoscevo già grazie ad una amica vegetariana dell'università che mi fece provare questa specialità ma il suo nome non mi era rimasto in mente e quindi per anni l'ho accantonato. Poi ho trovato un articolo e improvvisamente ho associato.

Una cosa la devo dire però, che chi si avvicina alle consuetudini vegetariane e vegane, sentirà una enorme differenza fra la cucina usuale e quella vegana. Quindi a poco a poco vi renderete conto che quel che vi sazia e vi fa sentire piu' leggeri è preferibile a ciò che invece vi sazia ma vi appesantisce. Questo non significa aver sposato totalmente la filosofia, significa solo che siete pronti per non dipendere più dalla cucina grassa o pesante. Infatti il cambio sta solo ed esclusivamente nell'apporto di grassi e di dolcificanti, per il resto la cucina vegetariana o quella vegana non ha nulla da invidiare a quella usuale, anzi leggendo certe ricette e raccomandazioni a volte sembra il contrario ;)

Fatta questa piccola intro al mondo del Seitan, parliamo di costi. Il seitan è il ricavato di lunghi risciacqui delle varie farine glutinose e quindi ha un costo che secondo me è un tantinello alto. Non che sia esosissimo, ma spendere 4€ e passa per 400g di seitan in 4 fette e spenderle per la carne fa si che con il seitan ci facciamo 4 cene e con la carne, magari non di prima scelta e magari in formato famiglia, ce ne facciamo molto di piu'.
Quindi mi sono documentata, anche perchè la disponibilità sul mercato è di Seitan precotto e già nel formato da utilizzare tipo hamburger, fettine, arrosto, affettato etc; e sebbene io sia una fanatica del Take-way in cucina perchè non amo particolarmente passarci tantissime ore (sarà perche la mia cucina è un vero e proprio buco) vista l'ampia gamma di ricette disponibili sul tubo mi sono chiesta e ho domandato anche a chi ne sapeva piu' di me come si facesse il Seitan autoprodotto.

Intanto la farina con il maggior rapporto glutine/amido pare essere quella di Manitoba che costa fra 1,50€ e i 2,00€, che sarà sicuramente più conveniente no? Ma si puo' fare con tutti i tipi di farine!
Cosa bisogna avere come strumenti di lavoro? Ecco qui la cosa si fa complicata:
- farina
- acqua
- una ciotola dove impastare
- uno scolapasta
- una pezza dove inserire il seitan per la cottura
- due mani (senza queste non se ne fa nulla!!)
- pazienza
Vi sto prendendo in giro? assolutamente no! Poi ci sono gli odori per fare il brodo, ma quello va per il gusto, l'alga Kombu e la salsa di soia. Ma se non trovate l'alga kombu (disponibile nei negozi biologici) non è che non vi viene idem per gli altri ingredienti!

Come si fa (qualche foto mi sono ricordata di farla e quindi ve le faccio vedere):
In una ciotola mettete la farina, ora visto che non è detto che riesca alla prima volta, io non mi sono fidata a farne a chili come vedo indicato in tutte le ricette online e sono partita da 500g di farina di Manitoba e acqua q.b (che poi saranno diventati un pochino di più perché me ne serviva un po' per asciugare l'impasto che era troppo umido). Io poi ho aggiunto anche un goccio di salsa di soia perché una utente spagnola del tubo, diceva che aiuta il sapore, vi faro' sapere;). Quindi impastate bene per evitare i grumi e per essere sicuri che l'acqua arrivi dappertutto e avrete un mostro del genere:





Dopo aver impastato, coprite il tutto con una pellicola e mettete in frigo, e qui ci sono pareri discordanti. C'e' chi la tiene 15 minuti, chi per ore io alla fine ce l'ho lasciata un'ora e mezza. Il motivo per cui debba essere fatta riposare è dovuto al fatto che ogni pasto ne ha bisogno - spiegazione pratica, per abituarsi al suo nuovo status, spiegazione chimica per l'adattamento e il consolidamento dei componenti chimici dell'impasto, utilità per chi fa la pasta in casa, piu' ci sta e piu' è facile stenderla col mattarello e la sfoglia non fa i buchi!- e quindi dopo questo riposo suo e mio cominciano le grandi manovre.
Ora se il vostro lavello è come il mio bianco, sarebbe il caso di utilizzare sotto o una bacinella colorata o come ho fatto io una pentola con l'interno nero. Questo perchè avrete ottenuto il Seitan solo quando l'acqua sarà completamente trasparente. Quindi prendete il mostro che avete riposto in frigo e lo trasferite con l'aiuto dell'acqua del rubinetto nello scolapasta che a sua volta sarà appoggiato su una bacinella o su una pentola a vostra scelta. Pure qui ci sono pareri discordanti. C'e' chi sciacqua tutto con acqua normale e l'ultimo risciacquo lo fa con acqua fredda e chi invece alterna acqua fredda con acqua calda l'importante è che l'ultimo risciacquo sia di acqua fredda io ho scelto quest'ultimo metodo per una questione di praticità; lavorare con l'acqua fredda non è affatto piacevole, alternarla fa si che almeno riusciate a resistere.
Come funziona: aprite il rubinetto e fate scorrere l'acqua mentre state impastando nello scolapasta (no lo so già che vi state domandando se si appiccica la risposta è no!) appena il supporto di sotto è pieno e riempie anche lo scolapasta è sommerso anch'esso chiudete l'acqua e continuare a lavorare energicamente l'impasto (è un lavoro da fare sopratutto quando siete particolarmente arrabbiate con qualcuno perché da veramente soddisfazione !!;)), l'acqua si farà bianca perchè l'impasto sta cedendo l'amido e voi avete fatto un passo verso l'ottenimento del seitan. Svuotate dopo un po' la bacinella e ricominciate, acqua e lavoro di mani e piu' a meno a metà sarà cosi':




Ora se notate  l'impasto è piu' giallognolo e l'acqua bianca attesta che ancora è lunga la strada verso il seitan. Quando impastate mi raccomando di strapazzare per benino la pasta in maniera tale da togliere tutto l'amido. Quindi proseguite finchè non avrete ottenuto un impasto, sicuramente piu' piccolo (con 500g di farina di manitoba, a me sono rimasti 250g scarsi di seitan, ma una soddisfazione che nemmeno vi dico!) e dopo circa mezz'ora di lavoro, a parte due braccia niente male che sembra che siete stati in palestra, otterrete questo risultato in impasto che in acqua, viene impastato e la lascia completamente limpida!





Ora anche qui i pareri sono discordanti, c'e' chi la lascia macerare negli odori e in olio e salsa di soia almeno per 12 ore e chi invece la cucina subito, ora, siccome la videoricetta di Sciannera che vi posto in fondo è quella di cui ho seguito di piu' le fasi, ottenuto il seitan l'ho fatto macerare per 12-15 ore dentro il frigo dentro una emulsione di olio di oliva, salsa di soia, olio di sesamo, pepe, salvia e rosmarino in povere, che sull'attimo sembra nulla, ma quando lo riapri per controllare dopo un po' o per metterlo in padella, vi assicuro che è dura non assaggiarlo perchè è decisamente delizioso.
Chiaramente ho dimenticato le foto successive quindi vi dovete fidare sulla parola e contare sulle immagini registrate da Sciannera. Ho compattato l'impasto e l'ho messo in un panno avvolto stretto e chiuso ai lati come una caramella, nel frattempo in acqua fredda avevo messo una cipolla gialla tagliata, una carota e un sedano (l'alga kombu che avevo me la sono dimenticata, quindi sarà per la prossima volta ;)).
Ho inserito il caramellino-perchè non è tanto grande- ho aggiunto la salsa della salmoia e ho messo a cuocere per un'ora+ 40 minuti.
Lo devo ancora mangiare, perchè mentre scrivo questo post sta ancora sul fuoco, però l'odore è veramente accattivante;)Finito di cuocere lo farò raffreddare, lo scarterò e lo conserverò con il brodo di cottura in frigo, ma non credo durerà tantissimo.

Vi lascio il video di Sciannera e spero di postarvi a piu' presto qualche ricetta provata delle milioni che popolano il web! Il video lo trovate qui:


http://www.youtube.com/watch?v=Pmo00h38QCU


E se Sciannera passa di qua anche per caso...Grazie!
Cià

martedì 15 marzo 2011

Routine di pulizia del viso facile facile....e naturale!

Immagine presa da qui

Quest'anno mi ritengo particolarmente ribelle, ma chi l'ha detto che "Io valgo" solo se uso questo o quel prodotto? Io "Valgo" comunque! Per cui stufa di veder aumentare la mia storica cuperose, che non c'e' verso di far fuori (nemmeno con le preghiere!) ho deciso di provare una alternativa light. L'alternativa viene del video di Valentina che non è disponibile per la condivisione ma di cui vi segnalo i link (sono due video perché e' stata precisissima a spiegare passo per passo come si fa!) che vi metto in fondo al post.

Una premessa ci vuole. La protagonista di questo video è italiana e vive all'estero, più precisamente in Germania, ed è una delle persone più solari e più piacevoli di ascoltare che mi siano capitate di seguire, nel caso specifico in questa categoria di persone rientrano lei, Bluebeam310 Giuneralia e Lanotteblu (quest'ultima recensisce solo libri però). Ascoltarla è come prendersi 5 minuti di pausa e ascoltare una amica che conosci da un pò raccontarti le ultime novità. Quindi a parte avere un canale ricchissimo di contenuti che vanno dal commento alle riviste, alle recensioni dei prodotti, agli outfit e altro ancora, Valentina ci spiega in poche facili mosse come rinunciare, senza pentimenti ai prodotti da profumeria per portare a casa risultati migliori di quelli sperati.

Questo genere di struccaggio va bene un po' per tutte le pelli, perché l'olio non rimane addosso ma viene rimosso, per cui anche a chi come me ha una pelle mista, con un naso sempre disposto a diventare più lucido delle scarpette di vernice che si comperavano una volta alle bimbe, andrà sicuramente bene.
Al posto dell'introvabile olio di cocco naturale, diffidate sempre da quelle bellissimissime etichette con scritto quant'è naturale l'olio di cocco che vi propongono e magari non ve n'e' neanche l'ombra, usate come faccio io, su suo consiglio (lo dice anche nel video l'olio di sesamo) che va benissimo sia da mangiare che per altri usi.

Cosa è successo a me? che la pelle è piu' compatta e liscia e che non mi tira affatto come avveniva prima con gli altri metodi e la mia cuperose, probabilmente complice anche il nuovo kit di creme tedesche ha cominciato a diminuire. Io dopo aver utilizzato l'olio per struccarmi, mi lavo la faccia con una saponetta che ho verificato che sia naturale (ovvero prodotta alla vecchia maniera!)  e ho in prova un altro prodotto ma per ora non ve ne parlo prima lo proverò un po' come avverrà anche per le nuove creme tedesche. Dopo aver lavato la faccia reinumidisco la faccia per poter mettere le creme. Attenzione, il viso non deve essere bagnato, bensì umido, altrimenti rischiate di metterci 6 ore per farla assorbire e che vi finisce negli occhi che per quanto naturali possano essere le creme non è mai una bella cosa! Non metto ulteriore olio, perché lei ha una pelle tendente al secco e io no pertanto se vedo che le mie rughette di espressione aumentano, prendo l'olio di Argan (che trovate tranquillamente in farmacia, basta che non repndiate quello di marca che ha tutto fuorchè olio di Argan) o quello di Rosa Mosqueda e picchietto solo la zona interessata fino a completo assorbimento e poi sopra metto la crema. Mia madre per esempio che ha la pelle secchissima segua la routine completa e anche lei ha notato da subito un miglioramente notevole.

Altra cosa importante da ricordare, le creme viso non vanno mai messe sul contorno occhi, che solitamente è la parte piu' delicata del nostro viso e come tale va trattata adeguatamente con una crema specifica.
Ora se vi chiedete dove trovare le creme che lei utilizza il link è dato in un altro video, ma visto che ci siamo ve lo inserisco qui si chiama EccoVerde:http://www.ecco-verde.it/
Questo sito spedisce dall'Austria per l'Italia (quindi se ordinate la spedizione non è proprio immediata ma arriva!), è un sito dove anche io ho acquistato e personalmente mi ci sono trovata bene, pertanto mi sento di raccomandarvelo:)


Ed ecco qui i video promessi.Buona visione!


Parte 1:


http://www.youtube.com/watch?v=8Vr2HjVIxTE&feature=channel_video_title


Parte 2:


http://www.youtube.com/watch?v=o6DjnSwbdEw&feature=channel_video_title


E, chiaramente,  se ci provate anche voi fatemi sapere come vi siete trovate!


Spero di esservi stata utile anche questa volta cià!

martedì 8 marzo 2011

Miele l'oro delle api...


....quando la bellezza entra in cucina..ma chi l'ha detto che per curarsi bisogna per forza comperare prodotti costosi?

I migliori si trovano proprio in cucina o sono di largo consumo e li trovate al supermercato o in farmacia..
Pertanto perche' per forza impiccarsi invece di costruire da se i propri cosmetici e creme nonche' detergenti?

Cominciamo:

Per detergere a fondo il viso....il miele.
Alt sembra un controsenso ma funziona davvero!

Bagnate il viso e le mani, prendete un po' di miele che avrete precedentemente messo in un piattino e lo passate sul viso. 1° non sara' appiccicoso e 2° la vostra pelle sara' pulita' e non presentera' residui di grasso o sporcizia.
Se avete la pelle troppo delicata aggiungeteci un po' di yogurt (ha un'azione di protezione) , se invece avete acne qualche goccia di limone (astringente e disinfettante). E' un trucco da tenere presente quando finite il latte detergente) perche' toglie anche i residui di trucco. Per non rimanere appiccicose, basta lavarlo via con acqua tiepida!

Maschera rigenerante...

Se invece il miele non lo allungate e usate gli stessi ingredienti precedentemente citati, con il viso appena umido, mescolate (ricordate che in questo caso deve essere liquido altrimenti vi ci vuole la cazzuola!) mettetelo sul viso e lasciatelo in posa 15 minuti, la vostra pelle sara' rigenerata. Il consiglio e' quello di non iniziare subito con le maschere da 15 minuti,ma cominciare con qualche minuto, poi la volta successiva 5 e cosi' via.

Scrub.... 

Anche qui il miele zucchero vanno benissimo. Si usa anche la polenta (pero' e' abbastanza ruvida percui se soffrite di cuperose non e' il massimo..lo zucchero un po' si scioglie..). Non serve una energia particolare altrimenti rimarrete tutte rosse come peperoni! Bastano movimenti circolari leggeri una volta coperta e massaggiata tutta la superficie del viso, eccetto il contorno occhi mi raccomando, lasciate in posa due minuti e risciacquate con acqua tiepida.

Alla prossima cià;)

P.s. questo post e' stato ripubblicato...era una cosa che già c'era su questo blog;)

martedì 1 marzo 2011

Le buste della spesa...



...quelle nuove sono un vero dramma. Sembra quasi che con l'obbligo di sostituire i vecchi sacchetti non riciclabili l'industria abbia ben pensato a come guadagnare anche da questo. I nuovi sacchetti sono:
- infinitamente più piccoli
- si rompono con estrema facilità
- costano anche di piu' perche' ne servono il triplo

Pertanto la domanda è ma ci servono proprio? E, sopratutto, che farsene di quelle vecchie che comunque alcuni negozi ancora distribuiscono?

Rispondiamo alla prima domanda. Le buste ci servono proprio? No! Ci sono due opzioni o il Furoshiki o il riciclo.

Il Furoshiki e' una antica tecnica Giapponese di piegatura di pezzi di stoffa, di solito grossi foulard in maniera da ottenere tramite dei nodi delle buste porta spesa, bottiglie, libri e pacchi.
Quelli che vi inserisco sono video stranieri, pero' non e' importante se non conoscete la lingua, capire quel che dicono ma replicare le mosse e vi assicuro che funziona!

Chiaramente alcune di queste cose non si possono fare al supermercato. Quindi cominciamo con le cose che si possono fare per portare in giro gli oggetti:

Porta libri:



Porta bottiglie:






Il trucco sta nell'osservare come si fanno i nodi cosa di cui, chi spiega, non nasconde il segreto! Questo e' un video con il quale io ho conosciuto questa tecnica, si possono fare un sacco di borse prima a casa e alcune buone per portare la spesa.



Guardando attentamente quello che fa il commesso di questo famoso negozio giapponese, noterete che oltre a far vedere come individuare i punti, vi fa vedere come si fanno i nodi.
Tutte queste soluzioni io le ho provate personalmente e funzionano tutte dalla prima all'ultima.

Cosa piu' laboriosa e' quella che prevede il riciclo delle vecchie buste non riciclabili - e questa risponde anche alla domanda sul cosa farsene delle buste cha abbiamo in casa e non sono piu' utilizzabili -, ma con pazienza si puo' fare e le buste cosi' rimaneggiate e intrecciate sono decisamente piu' robuste delle originali.
Servono buste di plastica di vari colori o tutte di uno, un paio di forbici e un uncinetto grosso. Ed ecco il video che spiega come fare:


Anche io ne sto facendo una e, se non siete maniache del "devo finire tutto e subito", questo riciclo si puo' fare con tranquillità nel tempo. Qualche raccomandazione che la ragazza, facendo la splendida sembra non dire. Le buste devono avere tutta la stessa pesantezza, io non ci ho fatto caso e sto facendo un po' di fatica.
Le strisce possibilmente di uguale grandezza, di modo che il filo, chiamiamolo cosi', di plastica scorra meglio e quando unita una striscia dopo l'altra tirate come vedete fare a lei cosi' i punti di congiunzione si appiattiscono. Ora per una borsa porta-spesa dovrete per forza fare delle maglie fitte e all'inizio non sembrerà venire un granchè, ma basta fare attenzione e far rientrare i punti di congiunzione da un lato solo, che alla fine sarà quello interno e vi posso assicurare che la busta verrà carina.
Non fate tutta una infornata di tagli e di buste, altrimenti vi scoraggiate perche' e' un lavoro che richiede un po' di pazienza e sopratutto mano allenata. Un po' per volta ne tagliate qualcuna e cosi' avete i gomitoli e quando avete tempo vi buttate con l'uncinetto! Si puo' fare sicuramente!
Al piu' presto vi mettero' la mia prova promesso!
Cia'